Santa Teresa d’Avila
Sono trascorsi 500 anni da quel 28 marzo 1515 quando, in una città della Castiglia (Spagna) nacque Teresa. Papà Alonso Sanchez de Cepeda e mamma Beatrice de Ahumada non ebbero vita facile con quella fanciulla ma nemmeno per Teresa l’adolescenza fu semplice. Mamma Beatrice morì quando Teresa aveva solo 13 anni, il padre si risposò e affidò Teresa alle cure dell’educandato delle Agostiniane dove avviene il primo incontro con Gesù. E’ l’inizio di un lento innamoramento che si rafforza nella malattia che costringe Teresa a tornare a casa. Il tormento adolescenziale di Teresa riflette l’affanno del suo tempo in tutta l’Europa, si sente ancora il peso delle crociate, l’assetto geopolitico degli Stati passa attraverso matrimoni combinati e guerriglie divampano come il fuoco nella cappella di Chambery la notte di dicembre 1532. Per miracolo in quella notte la Sindone si salvò dall’incendio e più tardi, nel 1535 si salvò anche dall’invasione dei francesi. Furono i novelli sposi, Beatrice di Portogallo ed il Duca Carlo il Buono a salvarla portandola a Torino e Milano. In quello stesso anno, il 2 novembre, Teresa lasciò la casa paterna per entrare nel monastero delle Carmelitane dell’Incarnazione. Stimata, ricercata e apprezzata per la profondità del suo spirito e la vita semplice ed esemplare, Teresa è dedita alla preghiera ed inondata di grazie straordinarie. Trent’anni dopo, è lei stessa a fondare in Avila un nuovo monastero ed inizia una nuova vita. Scrive molto e lo spessore spirituale dei suoi scritti fa sì che nel 1970, Papa Paolo VI la proclamasse Dottore della Chiesa. Morì il 4 ottobre del 1582.