Minatori in val di Lanzo
E’ trascorso un anno esatto dal quel 4 dicembre, giorno di festa per i Vigili del fuoco, quando arrivò l’annuncio ufficiale della Ostensione della Sindone nel 2015.
Tornando nelle Terre di Margherita che la Sindone attraversò nel XVI secolo per giungere da Chambery a Torino, peregrinando, troviamo ancora qualche frazione che festeggia santa Barbara.
Un tempo, nelle tre valli di Lanzo, ad Usseglio, a Lemie, Viù, Balme, Ala, Cantoira, Traves, Groscavallo e in altre località fervevano le attività minerarie che per secoli hanno contribuito all’economia locale e regionale. Fin dal XVIII secolo è documentata la presenza di minatori nelle valli e più recentemente, in val di Viù grandi opere di scavo della roccia erano finalizzate alla costruzione delle dighe dell’ENEL e fu la stessa ENEL a considerare il 4 dicembre un giorno festivo, forse sulle orme di quei Conti Rebuffo di Traves che, nel ‘700, erano proprietari di una miniera nel vallone di Masuc.
Santa Barbara è, dal XV secolo protettrice dei minatori e di tutti coloro che affrontano il pericolo della morte istantanea dovuto all’uso della polvere da sparo. Vergine e martire di età tardoromana, è anche la protettrice degli artiglieri e “santa barbara” è detto il deposito di esplosivi e munizioni, navali e civili.