Un convegno sull’archeologia nelle Valli di Lanzo e sull’opportunità turistica nel III millennio.
Organizzato dal Centro Studi Sentieri e con il patrocinio del Comune di Usseglio, UNCEM, Unione Montana Alpi Graie ed il Consorzio del Turismo Valli di Lanzo, si è svolto sabato 14 luglio presso l’albergo Rocciamelone di Usseglio, il convegno tra studiosi di archeologia, storici ed esperti del turismo.
Nomi di spicco tra i relatori, Stefania Ratto e Francesco Rubat Borel, per la Sopraintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, Illmen Gavassa per l’associazione archeologica Piero Savant, Ezio Sesia della Società storica Valli di Lanzo, moderati dal presidente del centro studi Sentieri Ivano Verra.
Incisiva l’esperienza dei Percorsi Sindonici riportata nella testimonianza dell’associazione ChaTo e dai referenti del progetto. “La via Romana delle nostre Valli, diventò strategica in epoca tardo carolingia e determinante dall’anno 1000 –riferisce Franca Giusti- quando andava costituendosi e consolidandosi, su queste alture, la famiglia di Umberto Biancamano di Savoia. La via Romana delle alte Valli di Lanzo passa da Bessans, Avèrole e scende in Val d’Ala da un lato e in Val di Viù dall’altro lato, attraverso il Colle Autaret e, gettando nell’ombra i valichi segusini, diventò la strada del Duca, la Rue d’Italie. I pascoli disegnavano i confini degli alpeggi e delle proprietà al punto che nel 1341 Margherita di Savoia ne dettò un regolamento, firmò gli Statuti Speciali su quelle che da allora in poi si sarebbero chiamate Terre di Margherita e su cui presto sarebbe nato il Ducato di Savoia, punto nevralgico e di intersezione tra le potenze europee.
Giornalelavoce.it del 15 luglio 2018 articolo di Vanni Cagnotto